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La Polizia Locale parla agli studenti delle medie di educazione stradale e alla legalità

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Dalla sicurezza sulla strada al bullismo e al cyberbullismo, dagli pericoli dei social media alle dipendenze: il progetto Educazione stradale ed educazione alla legalità, promosso dalla Polizia Locale di Milano, ha coinvolto nei mesi di febbraio e marzo gli studenti delle medie della Scuola Ebraica per spiegare loro come evitare, ed eventualmente affrontare, le situazioni spiacevoli che si possono presentare nella loro quotidianità.

Argomenti diversi per età

Le lezioni, frontali e interattive, sono condotte da agenti della Polizia Locale opportunamente formati, che le tengono su base volontaria. In ogni classe si affronta un argomento diverso: nelle prime si parla di bullismo, cyberbullismo e social media, nelle seconde di educazione stradale e nelle terze si affronta il tema delle dipendenze – fumo, alcol, droga, ma anche videogiochi, cibo, shopping.

Studenti attenti e curiosi

«Sono diversi anni che la Scuola Ebraica aderisce a questo progetto», spiega l’insegnante Sara Toniolo che lo coordina, «e i risultati sono sempre positivi, con i ragazzi attenti, curiosi e desiderosi di capire il perché delle cose, coinvolti e pronti a porre domande agli agenti su temi che li interessano da vicino».

Proteggersi dal bullismo verbale, fisico e digitale

E l’approccio del corso è mirato proprio a coinvolgerli attraverso esempi pratici: quando parlano di bullismo, fisico o verbale, e di cyberbullismo, gli agenti spiegano loro per esempio qual è la differenza fra uno scherzo e un reato, li fanno ragionare su come comportarsi per proteggersi e difendersi, insegnano loro che anche chi guarda senza fare niente è in torto. Si soffermano sull’uso dei social media, delle app e dei videogiochi, spiegando i pericoli del furto di identità della sostituzione di persona, della diffusione di materiale pedopornografico. L’obiettivo naturalmente non è quello di spaventare i ragazzi, ma di renderli consapevoli dei rischi, insegnando loro a governare la tecnologia e non a subirla.

I ragazzi parte attiva della sicurezza in strada

In tema di sicurezza sulla strada i ragazzi delle seconde vengono coinvolti in quanto protagonisti attivi come pedoni, conduttori di biciclette o monopattini, passeggeri in auto: quindi le regole di base del codice della strada ma anche particolari ai quali in genere si dà poco peso, per esempio che le strisce pedonali e i marciapiedi sono riservate ai pedoni e non alle bici, l’importanza delle cinture di sicurezza e così via.

Consapevolezza delle dipendenze e strumenti di primo soccorso

Anche sulle dipendenze il corso è mirato a sviluppare non solo una maggiore consapevolezza delle leggi in materia, ma anche a sensibilizzare i ragazzi sui fattori di rischio e su come proteggersi, aggiungendo informazioni pratiche su come, per esempio, gestire il primo soccorso di un amico che ha abusato di alcol e come riconoscere un coma etilico. Al termine delle lezioni gli agenti sottopongono ai ragazzi brevi quiz di verifica dell’apprendimento, che vengono poi commentati insieme.

Claralinda Miano

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Alberto Jona Falco

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