בתי הספר של הקהילה היהודית במילאנו בת
בתי הספר של הקהילה היהודית במילאנו בתי הספר של הקהילה היהודית במילאנו
בתי הספר של הקהילה היהודית במילאנו
Cerca
Close this search box.

Incontro con Daniele Capezzone: “La verità è plurale, non abbiate paura delle opinioni diverse”

● ● ●

La comunicazione, la complessità dell’informazione, il modo in cui si formano le opinioni e la necessità di confrontarsi con idee diverse dalle proprie. Questi i temi affrontati da Daniele Capezzone, già parlamentare e oggi giornalista, direttore editoriale del quotidiano Libero, durante l’incontro con gli studenti del triennio superiore, che si è svolto il 12 marzo nella nuova Aula Magna Aron Benatoff.

Un flusso di informazioni con tante verità

Capezzone, presentato dall’assessore alle Scuole Dalia Gubbay, ha voluto offrire ai ragazzi una prospettiva critica: «Voglio esporvi alcuni concetti che mi sono cari» ha esordito, sottolineando come ogni individuo sia immerso in un flusso continuo di informazioni, veicolato dalla televisione, dalla radio e soprattutto dai social media. «Non esiste una sola verità. Esistono tante verità quanti sono i punti di vista da cui guardiamo una stessa cosa». Questa pluralità di verità, secondo il giornalista, può derivare sì da malafede o pregiudizio, ma anche dalla buona fede e dalla difficoltà di comprendersi reciprocamente.

Ascoltare altre opinioni per costruire la propria

Capezzone ha invitato gli studenti a non accontentarsi di un’unica fonte di informazione: “Non accontentatevi di un solo giornale anche se vi sembra il più vicino alla vostra visione della vita, o di un solo programma televisivo perché è simpatico, o, ancora, di un solo tweet di un influencer che vi piace. Ascoltate anche un’altra opinione, abituatevi all’idea che ci possano essere elementi differenti». Solo attraverso il confronto con diverse prospettive, dice, si può costruire un’opinione solida e informata.

Il coraggio di essere in minoranza

Un altro aspetto toccato nel suo intervento è stato il coraggio essere in minoranza e nuotare controcorrente. «Può capitare che persone che credevate vicine abbiano un pensiero diverso dal vostro. Non spaventatevi e non sentitevi in difficoltà per il solo fatto che gli altri cantano una canzone diversa». Capezzone ha messo in guardia gli studenti dalla tendenza, amplificata dai social, di cercare costantemente consenso e approvazione: «Siamo troppo ossessionati dall’idea di avere il like, il cuoricino, l’incoraggiamento». Il rischio è quello di conformarsi per paura dell’isolamento, invece di difendere il proprio punto di vista con argomentazioni solide.

Argomentare le opinioni

«Un punto di vista è tale se lo si argomenta» ha detto. «La penso così per questa, quella e quell’altra ragione. Se l’interlocutore vi dirà le ragioni per le quali ha una visione diversa, magari scoprirete che una è buona e la accoglierete. Può succedere che il vostro punto di vista esca rafforzato dalla discussione, può anche accadere che l’altro vi abbia convinto almeno in parte. Se siete entrambi liberi e in buona fede sarete usciti dal confronto diversi e migliori. Ciò e non vuol dire avere necessariamente cambiato punto di vista, ma essere entrati nell’ordine di idee che anche l’altro ha portato un pezzetto di verità».

La gabbia della cultura woke

Capezzone ha poi parlato della cosiddetta “cultura woke”, fenomeno nato con buone intenzioni ma che, secondo lui, hanno finito per creare una gabbia ideologica. «Ci vuole poco a trasformare un elemento di sana attenzione alle minoranze in un’imposizione di uniformità di pensiero», ha osservato, evidenziando come il dibattito aperto rischi di essere soffocato dall’intolleranza verso le opinioni non conformi.

L’aumento dell’intolleranza

Un dato allarmante, secondo il giornalista, è l’aumento dell’intolleranza politica nelle nuove generazioni. Secondo il sociologo americano Cass Sunstein, che ha condotto il medesimo studio a distanza di quarant’anni, la percentuale di genitori che negli Stati Uniti non accetterebbe che il proprio figlio si sposasse con qualcuno di diversa opinione politica è in forte crescita rispetto a quarant’anni fa. «In Italia, uno studio simile condotto dalla Bocconi mostra un’intolleranza altrettanto alta verso i matrimoni di opinione “mista”».

Un invito al confronto aperto

Capezzone ha concluso con un invito al confronto: «Non dovete avere paura di niente, dovete temere solo la paura di misurarvi con altre idee quando esposte in modo civile e rispettoso». Ha poi incoraggiato i ragazzi a essere «Fortissimi nelle proprie convinzioni, orgogliosi e saldi nella propria identità ebraica, ma anche aperti e flessibili». Al termine dell’intervento si aprono le domande e gli studenti chiedono: vogliono sapere l’opinione di Capezzone su Israele, su Trump, sull’immigrazione clandestina, sul terrorismo islamico. Lui – grande amico di Israele – risponde a tutti. Il prossimo appuntamento potrebbe essere la visita alla redazione che dirige.

Claralinda Miano

concept & web design
claralinda.me

Alberto Jona Falco

fotografia
who is
Tutte le foto pubblicate sono soggete a copyright e registrate. Tutti i soggetti ritratti, od i loro tutori, hanno rilasciato regolare liberatoria depositata presso CEM.