Dopo un inizio “in emergenza” – peraltro gestita egregiamente – a causa dell’attacco del 7 ottobre, la Scuola mette in campo nuove iniziative per arricchire la didattica, rispondere alle esigenze degli studenti e rafforzare l’identità ebraica. Ne parlano il preside Marco Camerini e l’assessore alle Scuole Dalia Gubbay.
È stato un inizio difficile, quello di questo anno scolastico. Poco dopo l’inizio delle lezioni, al rientro dalla festa di Sukkot, c’è stato il 7 ottobre. La Scuola, partita con un programma di iniziative, attività e viaggi, si è trovata ad affrontare una tripla emergenza: sicurezza, supporto psicologico agli alunni e l’arrivo da Israele di circa 50 studenti di tutte le età. Una prova difficile che è stata superata a pieni voti grazie al supporto dei coordinatori dei vari ordini (Nadia Bellani per il nido, Diana Segre per infanzia e primaria, Daniele Cohenca per le medie e Bruno Zito per le superiori) e all’impegno di tutto il corpo docente. Gli sforzi si sono concentrati nell’accogliere chiunque arrivasse da Israele con percorsi di integrazione grazie al progetto di accoglienza degli studenti stranieri e avviando, a beneficio di tutti gli studenti, un progetto con un team di psicologi dell’emergenza.
La gestione dell’emergenza e le modifiche alla programmazione
«Non era scontato. Molte scuole ebraiche d’Europa non sono state così disponibili all’accoglienza» dice Dalia Gubbay. «Siamo riusciti a gestire con efficacia un’emergenza che non è ancora terminata, riscuotendo feedback molto positivi» dice il preside Marco Camerini. «Certo questa emergenza ci ha imposto di rivedere la programmazione delle attività per un tema di sicurezza: abbiamo ridotto le uscite, ripianificato i viaggi, cancellato il programma di scambio con la scuola di Madrid, modificato alcune attività, mentre con altre siamo in attesa di sviluppi. Però siamo comunque ripartiti con determinazione, portando avanti molti progetti».
Iscrizioni in crescita: in vista un nuovo indirizzo superiore
Il primo dato positivo è che le iscrizioni a Scuola – al netto degli ospiti israeliani – sono aumentate, portando gli allievi da 474 a 490. «I numeri sono in crescita nei vari ordini e questo ci dice che la strada che abbiamo intrapreso è valida» spiega Camerini. «Alcuni ragazzi che erano usciti da scuola sono rientrati, e non certo solo per motivi di antisemitismo, ma perché si respira un’aria diversa: il clima nella comunità scolastica è costruttivo e positivo e sta crescendo la collaborazione fra la scuola e le famiglie». «I numeri ci fanno pensare che il prossimo anno, oltre al Liceo Scientifico e all’Istituto Tecnico, potremo aprire un terzo indirizzo di studi per le superiori» annuncia Dalia Gubbay. Il riconoscimento di Eduscopio, che per il terzo anno consecutivo ha indicato il Liceo Scientifico a indirizzo scienze applicate della Scuola Ebraica come il migliore di Milano, è un ulteriore conferma che la Scuola è un’eccellenza.
L’impegno didattico sull’inglese
Uno dei progetti più importanti che la Scuola sta portando avanti è quello dell’inglese: da quest’anno è entrato anche al nido, con un’ora la settimana, e potenziato all’infanzia con 30 ore la settimana suddivise fra le quattro classi: attività in lingua che stanno dando ottimi risultati. Sono arrivate inoltre due nuove docenti madrelingua dagli Stati Uniti, rispettivamente per la primaria e le superiori. Fiore all’occhiello della Scuola sono poi le certificazioni Cambridge, riconosciute in tutto il mondo a fini sia didattici sia lavorativi, per gli studenti di medie e superiori. Il progetto è coordinato della docente Chiara Tomeo e da quest’anno la Scuola ha avviato corsi di preparazione alle certificazioni con docenti madrelingua. Infine, il progetto CLIL (Content and Language Integrated Learning) che, con il coordinamento della docente Simona Patierno, partirà a gennaio con l’insegnamento di alcuni capitoli di materie curriculari – per il momento storia, filosofia e storia dell’arte – in inglese e francese.
Le novità nelle classi dei più piccoli
«Il nido è in overbooking, siamo al limite della capienza» informa il preside Camerini. E in effetti, con circa 50 bambini, si apre la ricerca di nuovi spazi per ospitarli. Le nuove iniziative non mancano: dal rinnovo degli arredi agli incontri periodici di supporto ai genitori fino alla realizzazione di una piccola biblioteca propria per creare una cultura della lettura fra i bambini. È stata inoltre rafforzata la continuità 0-6, cioè il lavoro di raccordo fra il nido e l’infanzia che attraverso la collaborazione fra gli insegnanti permetta di programmare un progetto educativo coerente nei due ordini. All’infanzia è stato, come detto, potenziato il programma di inglese, ed è allo studio anche un progetto di pregrafismo, cioè di preparazione alla scrittura per facilitare l’ingresso alla scuola primaria. «Per quanto riguarda la scuola primaria, l’anno prossimo torneremo ad avere, dopo molto tempo, dieci classi, cioè due sezioni per ogni annata» segnala Dalia Gubbay. Proseguono le attività come il teatro in inglese, il corso di scacchi, l’insegnamento dell’ebraico con il metodo Italam, il progetto tutor-tutee di “gemellaggio” fra le classi dei più grandi e dei più piccoli, l’insegnamento dell’italiano attraverso il metodo Bortolato che utilizza l’associazione per immagini con docenti specificamente formati.
Medie e licei: orientamento, identità ebraica, affettività
«Alla secondaria di primo grado sono arrivati quest’anno tanti docenti nuovi che si sono inseriti bene, con ritorni positivi» spiega Camerini. Proseguono il progetto pomeridiano di supporto allo studio e le diverse attività extracurriculari: in particolare, ci si focalizza sul tema dell’orientamento, per aiutare gli studenti nella scelta consapevole della scuola superiore fra un’offerta sempre più parcellizzata. «La Scuola è Centro di Orientamento autorizzato da Asnor, l’Associazione Nazionale Orientatori, e abbiamo docenti altamente specializzati per svolgere didattica orientativa» dice Camerini. «Abbiamo puntato molto anche sul rafforzamento dell’identità ebraica con lo studio della storia del sionismo e di Israele» spiega Dalia Gubbay. «In questo momento storico, è importante che i nostri ragazzi conoscano la storia anche per difendersi dalle fake news». Partirà inoltre un progetto di educazione all’affettività, tema molto sentito in questo momento. Ai licei sono state avviate iniziative di sostegno allo studio in ore extrascolastiche, per esempio per il potenziamento dell’italiano; si sta poi sviluppando sempre più il tema dell’orientamento alla scelta dell’indirizzo di studi successivo e si lavora sulle certificazioni di inglese. Prosegue inoltre il progetto Bet HaMidrash di potenziamento dell’ebraismo con ore pomeridiane aggiuntive e programmi di studio ad hoc.
La Scuola comunica
In un’ottica di sempre maggiore coinvolgimento delle famiglie nelle proprie attività, la Scuola ha infine avviato un progetto di comunicazione: sul questo sito vengono regolarmente pubblicate notizie sulle iniziative, i progetti e su tutto ciò che di rilevante avviene nella comunità scolastica. A breve sarà lanciata anche una newsletter informativa che sarà inviata a tutte le famiglie.
Le iscrizioni alla Scuola sono aperte, vi aspettiamo!