È un appuntamento fisso, quello con l’UniStem Day che l’Università degli Studi di Milano organizza ogni anno per gli studenti delle scuole superiori – della Lombardia e oltre – per avvicinarli al mondo della ricerca scientifica, raccontare loro cosa fanno gli scienziati e spiegare i più recenti progressi della scienza nei diversi campi.
Un programma molto ricco
E così il 10 marzo tre classi della Scuola Ebraica (le quarte scientifico e linguistico e la quinta scientifico, che non aveva partecipato lo scorso anno causa Covid) hanno trascorso una mattina con scienziati e docenti universitari accompagnati dall’insegnante di scienze Loris Camaleonti. Il programma è stato molto ricco: aperta dalla senatrice Elena Cattaneo, la giornata si è focalizzata sulla ricerca con le cellule staminali e le terapie mediche a esse correlate, sulla mappatura genetica, sulle biotecnologie applicate all’agricoltura.
Filmati e immagini per raccontare terapie e ricerca
«I ragazzi hanno potuto toccare con mano i progressi della scienza con filmati, immagini e lezioni pensate apposta per loro» racconta Camaleonti. «Una docente ha parlato di rigenerazione della cornea mostrando loro immagini e video di pazienti, un altro ha presentato il proprio lavoro sulla classificazione delle specie animali portando in aula un piccolo sequenziatore di DNA e mostrando ai ragazzi come funziona. Scienziati e docenti presenti hanno raccontato la loro esperienza sia in laboratorio sia sul campo per spiegare ai ragazzi come avanza la scienza e quali traguardi ha raggiunto».
I ragazzi attenti e interessati
L’iniziativa UniStem ha come obiettivo quello di stimolare la curiosità degli studenti verso la scienza affinché la considerino come materia di studio dopo la scuola superiore: «I ragazzi erano attentissimi e molto interessati», dice Camaleonti, «tanto che il lunedì successivo non sono riuscito a fare lezione perché mi hanno tempestato di domande su ciò che avevano appreso all’UniStem Day».
Un bagaglio di conoscenze scientifiche
«La Scuola aderisce al programma tutti gli anni, e devo dire che il bagaglio di conoscenze che i ragazzi acquisiscono è notevole» afferma l’insegnante. «Alcuni argomenti erano già stati trattati in classe e quindi approfonditi e arricchiti all’UniStem, altri entreranno nel programma scolastico in seguito e i ragazzi potranno fare tesoro di ciò che hanno visto e appreso, anche in vista dell’esame di maturità».
Un’esperienza positiva e coinvolgente, quindi, che si è conclusa con un quiz cui hanno partecipato tutti gli studenti, una merenda, l’omaggio di una borraccia con brand UniMi e l’incanto per i “miracoli” della scienza.