L’idea è che i bambini più grandi mettano a disposizione dei più piccoli le proprie competenze e abilità, guidandoli nelle attività come veri e propri tutor. In questo modo non solo aiutano i più piccoli, ma formano anche se stessi: per poter guidare un’attività i tutor devono infatti padroneggiarla, esserne consapevoli e sicuri e trovare un modo per spiegarla ai piccoli.
Nell’ambito del progetto “Tutor-tutee”, introdotto alla primaria tre anni fa, sono cominciate le prime attività che hanno visto gli alunni delle terze diventare per la prima volta tutor dei bambini delle prime. Dopo l’esperienza di due anni come tutee, ai bambini è stato spiegato che adesso sono abbastanza grandi per mettere a frutto ciò che hanno imparato e diventare responsabili dei compagni più piccoli, pur rimanendo ancora sotto la guida dei più grandi di loro. Il progetto prevede infatti che i bambini delle terze siano tutor di quelli delle prime e tutee di quelli delle quinte, mentre i bambini delle quarte siano tutor di quelli delle seconde.
Le attività che svolgono insieme sono molteplici: attività manuali, letture in biblioteca, gite scolastiche (è prevista a breve un’uscita tutor-tutee al Museo della Stampa di Soncino), ma anche preparazione di decorazioni per le feste, allestimento della sukkà, mishloach manot (scambio regali) a Purim, condivisione di parte del seder di Pesach. Numeri permettendo, ogni bambino ha un compagno più piccolo di cui è “responsabile”, e da quest’anno, il primo lunedì di ogni mese ogni tutor mangia in mensa accanto al proprio tutee per rafforzare il forte legame che si crea fra bambini di età diverse.
L’intento didattico del progetto è stimolare i più grandi a prendersi cura dei più piccoli, assumendosi responsabilità e svolgendo con serietà le attività insieme. Per i più piccoli, lo scopo è mostrare loro che un quasi coetaneo sa fare già tante cose e che quindi possono farle anche loro, stimolandoli ad acquisire competenze.
