È un hangar enorme, quello che ospita la Cittadella degli Archivi del Comune di Milano, i cui 70 chilometri lineari di documenti ne fanno il più grande d’Europa. La visita della quinta primaria, alla fine di febbraio, si inserisce come ogni anno nel programma di storia contemporanea che i bambini stanno svolgendo in classe.
Il robot Eustorgio
Accompagnata dalle morot Elisabetta Nolli e Sandra De Castro, la classe è stata accolta da un archivista che ha spiegato loro che tipo di documenti sono contenuti nell’archivio, come si cercano e trovano. A cercare e trovare è il robot Eustorgio, un carrello con braccio meccanico che viaggia sui binari dei corridoi trovando e portando all’archivista le grandi vasche metalliche dove sono contenuti i documenti richiesti. Il robot ha naturalmente suscitato la curiosità dei bambini, molto interessati al suo funzionamento.
Le schede del censimento
L’archivista ha poi mostrato loro i documenti del censimento ebraico del 1938, anno di promulgazione delle leggi razziali, e in particolare le schede di censimento relative alla famiglia della senatrice Liliana Segre. Molto preparati sul tema grazie alle lezioni di storia contemporanea, gli studenti hanno osservato le schede con attenzione, fatto domande, approfondito alcuni temi.
Il terreno della Scuola da prima che esistesse
Infine, la classe ha visto le planimetrie del terreno dove sorge la Scuola: da prima che fosse costruita, con ancora i campi al posto degli edifici, passando al primo abbozzo della via Sally Mayer, ancora un viottolo sterrato, fino alla prima planimetria vera e propria della Scuola, con il quartiere che si sviluppava nei primi anni Sessanta.
L’archivio che verrà
La visita si è conclusa con l’anticipazione di come si svilupperà l’archivio: il Comune di Milano ha in programma di demolire uno degli hangar prospicienti per costruirne uno nuovo sviluppato in altezza, dove i chilometri lineari di documenti saranno 200 e costituiranno il più grande archivio cittadino del mondo.