Nel corso della sua visita alla Comunità Ebraica di Milano, Rav David Lau, rabbino capo ashkenazita d’Israele, ha incontrato il 14 marzo anche gli studenti della Scuola. Dopo i saluti del preside Marco Camerini, l’introduzione di Rav Alfonso Arbib, che ha spiegato come Rav Lau ricopra la più alta carica del mondo ebraico e sia un punto di riferimento per l’ebraismo mondiale. È dunque un grande onore, ha detto Arbib, ascoltare in vista di Pesach una lezione di Torà da Rav Lau, non solo perché è tenuta da una grande personalità del mondo rabbinico, ma anche perché arriva da Israele e, come dicono i chachamim, l’aria di Israele rende sapienti.
Rav Lau ha invitato gli studenti a ricordare che in loro c’è il patrimonio genetico degli antenati del popolo ebraico, da Avraham a Sarah, da Ytzhak a Rivka e Ya’akov, fino a Lea e Rachel: una tradizione lunghissima di cui essere fieri. Ognuno è l’anello di una lunga catena e ha la responsabilità di ricevere questa tradizione dagli anelli precedenti e trasmetterla a quelli successivi.
A Pesach, ha spiegato Rav Lau ai ragazzi, si celebra il compleanno del popolo ebraico, che da schiavo è diventato libero. Ed è prerogativa degli uomini liberi potersi esprimere e poter esprimere il proprio potenziale. Ognuno dei voi ha un grande potenziale dentro si sé che vi arriva dai nostri antenati, ha detto Rav Lau agli studenti. Usatelo per fare del bene.