
Un’attività pensata per stimolare la curiosità e la creatività dei bambini, ma anche per permettere loro di costruire ognuno il proprio rashan in vista della festa di Purim. Il laboratorio dei cinque sensi è piaciuto molto ai piccoli partecipanti, che vi si sono dedicati con entusiasmo.
Il progetto è stato messo a punto con la collaborazione di Chiara Libertini, genitore della Scuola che è titolare del vicino studio creativo Spazio Empireo. Per svolgere il laboratorio alcune sezioni si sono recate allo studio, mentre per altre è stato organizzato, con tutte le attrezzature, nelle aule dell’infanzia.
L’attività si è composta di diversi momenti, ognuno dedicato a uno dei sensi. Si è partiti dal tatto: i bambini si sono seduti in cerchio e, a turno, hanno infilato la mano in una scatola di cartone riempita di oggetti e posta al centro del cerchio, cercando di indovinarne il contenuto. All’udito è stata dedicata una sessione musicale: Chiara Libertini ha suonato per loro alcuni strumenti musicali particolari, imitando i suoni del mare e lasciando ai bambini lo spazio per l’ascolto.





Poi il gusto: con gli occhi chiusi tutti i partecipanti hanno assaggiato zucchero, sale, frutta, invitati a riconoscere ciò che stavano degustando. La vista è stata stimolata dall’osservazione dei colori di una varietà di materiali – fra cui semi e piccole pietre – da utilizzare poi per costruire i rashanim. Infine l’olfatto: alcuni di quei materiali, come l’anice stellata o la cannella, erano profumati, e i bambini ne hanno scoperto gli odori.
Per costruire i rashanim sono stati utilizzati materiali di recupero. La base erano infatti i rotoli di cartone della carta da cucina, che i bambini hanno riempito con semi e pietrine e poi decorato con il decoupage. Una volta asciutti, si sono trasformati negli allegri e rumorosi strumenti che ogni bambino porterà all’imminente festa di Purim.