Si tratta di 40 domande riguardanti la Costituzione Italiana che una commissione rivolge oralmente alla platea degli studenti di diverse scuole di Milano e dintorni. La commissione valuta la qualità delle risposte, la capacità di argomentarle e la correttezza dell’esposizione per poi assegnare alla scuola un punteggio. Alla fine dell’anno scolastico sarà annunciata la scuola vincitrice.
Divulgare i principi della Costituzione
L’iniziativa si chiama Coppa della Costituzione, ed è promossa dall’associazione Articolo 3 che si occupa, appunto, di divulgare i principi fondanti della nostra Costituzione. La Scuola Ebraica di Milano ha partecipato alla “competizione” – che si è svolta in Aula Magna – a fine marzo sotto la guida della docente di diritto Rosmaria Manna, con la partecipazione di tutte le classi dell’Istituto Tecnico e le quarte e quinte dei licei.
Studenti partecipi e preparati
«La commissione ha posto le domande, precedentemente condivise con me, ai ragazzi, che rispondevano volontariamente per alzata di mano» spiega Rosmaria Manna. «Il presidente di Articolo 3 Sandro Liberali, che presiedeva la commissione, ha voluto spiegare agli studenti che la Coppa della Costituzione non è una vera e propria gara, ma un’iniziativa per formare cittadini consapevoli e responsabili: il mio lavoro di preparazione dei ragazzi si è infatti focalizzato non sull’aspetto gara, quanto piuttosto sulle tematiche di libertà di pensiero e di espressione, dei diritti, della solidarietà».
Le testimonianze dei ragazzi
La commissione talvolta interloquisce con gli studenti su alcuni temi sollevati dalle domande poste: in questa occasione il presidente Liberali è intervenuto molto per precisare diversi aspetti della Carta e ha aperto con gli studenti una fertile discussione sul tema dell’immigrazione, durante la quale alcuni ragazzi hanno portato una testimonianza personale raccontando dei propri nonni, partiti dal Nord Africa o dal Medio Oriente decenni fa e arrivati in Italia.
La Scuola Ebraica inclusiva
«Lo scorso anno abbiamo vinto un premio speciale perché la commissione ha molto apprezzato che fosssero stati coinvolti anche i ragazzi più piccoli» dice Manna. «Nelle altre scuole in genere partecipano solo le quinte, mentre io tengo molto all’inclusione, coinvolgendo anche i più piccoli e promuovendo la partecipazione dei ragazzi con difficoltà emotive, che peraltro si sono proposti per rispondere alle domande e dimostrati molto preparati».
L’encomio ai ragazzi e all’insegnante
A dimostrazione dell’apprezzamento della commissione, Rosmaria Manna ha ricevuto dal presidente Liberali una lettera di complimenti: “Gentilissima professoressa Manna, questo per ringraziarla ancora per l’accoglienza e, se me lo permette, per la sua personale ‘positività’ che conquista. Complimenti anche ai suoi ragazzi: educati, vivi e ben preparati”.
Complimenti a tutti dunque!