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All’infanzia laboratorio creativo per sviluppare inventiva e manualità con la cartapesta

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Immaginate una ventina di bambini fra i tre e i cinque anni che strappano quantità di fogli di giornale e che poi immergono la carta in vaschette di acqua e colla per darle forma e costruire una maschera. Un gran divertimento per loro, ma anche un esercizio che li aiuta a sviluppare manualità e creatività scoprendo le fattezze del volto umano.

Realizzare oggetti creativi in modo autonomo

Il laboratorio creativo di avvio alla tecnica del papier machè, organizzato dalle morot Vera Braun e Grazia Augelli per la loro sezione della scuola dell’infanzia, si sviluppa in tre incontri condotti in collaborazione con la specialista esterna Patrizia Carrà nell’ambito del progetto didattico improntato sulla conoscenza dello schema corporeo che i bambini della classe stanno seguendo. Attraverso la scoperta dell’antica tecnica della cartapesta, i bambini riusciranno a realizzare oggetti creativi in modo autonomo e interiorizzare tale risorsa per acquisire nuove esperienze cognitive utili alla loro crescita.

La prima fase dello strappo

«Nel primo incontro abbiamo fatto conoscere ai bambini la specialista con cui avrebbero lavorato e li abbiamo introdotti direttamente all’attività» racconta Vera Braun. «Il primo passo è stato strappare i fogli di giornale a strisce: abbiamo mostrato loro la tecnica dello strappo e come dovevano essere realizzate le strisce. Già questa prima fase li ha divertiti moltissimo. Abbiamo poi spiegato ai bambini come, incollando strati sovrapposti di carta, avrebbero potuto creare da soli una maschera utilizzando un’arte d’origine antichissima e opportunità ideale per il riciclo della carta».

Interiorizzare la forma del viso

«Per realizzare la maschera hanno utilizzato le strisce di carta strappate all’inizio, anch’esse immerse in acqua e colla» spiegano le morot. «Hanno dovuto modellare occhi, naso, bocca, guance, ponendo attenzione a ogni aspetto del viso e interiorizzandone la forma, che è il nostro obiettivo trasversale della programmazione sullo schema corporeo».

Le decorazioni con materiali speciali

Dopo una settimana i bambini hanno tolto il calco e dipinto ognuno la propria maschera di colore bianco. “Abbiamo raccontato la storia della maschera di Pierrot e la specialista ne ha portata una originale da osservare, toccare e riprodurre graficamente. Nel terzo incontro saranno messi a disposizione tanti materiali diversi che a loro piacciono molto, come carte speciali, brillantini, pompon, lana e così via, affinché tutti possano attingere alla propria vena creativa e realizzare la maschera di loro gusto.

Stimolare creatività e manualità

«Questo laboratorio aiuta i bambini a sviluppare inventiva e manualità, insegna a conoscere e lavorare i materiali, stimola la capacità di costruire e di sperimentare diverse tecniche decorative. Inoltre, dà loro la possibilità, in un contesto di gioco, di potenziare le abilità di manipolazione fine che saranno indispensabili per il passaggio alla scuola primaria, nonché di avere bellissime maschere pronte per Purim» conclude Vera Braun.

Claralinda Miano

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Alberto Jona Falco

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