Anticipando la circolare ministeriale emanata in estate, già l’anno scorso la Scuola Ebraica di Milano si era attivata per bandire lo smarphone durante le lezioni alla secondaria di primo grado (medie). E quest’anno, ancora in anticipo sulle disposizioni, la Scuola ha riunito il Consiglio d’istituto per inserire nel regolamento il divieto anche per le superiori, in vigore dall’inizio dell’anno scolastico.
Docenti in difficoltà
«Il provvedimento è stato sollecitato dai docenti, in evidente difficoltà durante le lezioni» spiega il vicepreside Bruno Zito. «Il fenomeno dei ragazzi che invece di ascoltare l’insegnante si distraggono con il telefonino era diventato talmente diffuso da dovere essere contrastato».
Ottimi risultati alle medie
I risultati conseguiti alla secondaria di primo grado lo scorso anno sono stati ottimi: senza telefono gli studenti hanno migliorato la propria condotta dimostrandosi molto più attenti e concentrati. E i professori, senza le continue interruzioni per riprendere chi si distraeva con il telefono, hanno potuto tenere lezioni più fluide e scorrevoli. Forte di questo precedente, la Scuola è stata dunque spronata a implementare il provvedimento anche alle superiori.
I nuovi armadietti
In ogni classe è stato quindi installato un armadietto dove gli studenti devono riporre i propri dispositivi: l’insegnante della prima ora li ritira e chiude l’armadietto a chiave; durante l’intervallo i ragazzi riprendono i telefoni per riporli nuovamente fino alla fine dell’ultima ora.
Un tema su cui continuare a riflettere
«Il bando ai telefoni non è comunque un divieto totale, perché nell’intervallo i ragazzi lo possono usare» dice Zito. «Abbiamo dovuto fare un compromesso perché erano contrari al divieto non solo gli studenti – ovviamente – ma anche la rappresentanza dei genitori, secondo la quale il provvedimento è una soluzione punitiva e un problema di sicurezza in caso di emergenza». Il tema sarà ripreso durante il prossimo Consiglio d’Istituto, a novembre, quando il collegio docenti riaprirà il dialogo con genitori e studenti per indurre a una riflessione sull’uso inappropriato del telefono a scuola affinché gli armadietti rimangano chiusi dalla prima all’ultima ora, intervallo compreso.