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A Pianeta Mamme il corso di disostruzione pediatrica con simulazioni su manichini

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A quale bambino piccolo non è mai andato per traverso un acino d’uva o uno spicchio di mandarino? È un accadimento molto comune, ma potenzialmente anche molto pericoloso perché può causare l’ostruzione delle vie aeree e il soffocamento. È quindi fondamentale sapere come intervenire rapidamente con efficacia.

Alta partecipazione

La disostruzione pediatrica è stata oggetto di un corso che si è svolto questa settimana a Pianeta Mamme, il programma organizzato dal nido della Scuola per le neo-mamme con bambini fino a un anno di età. Il corso è stato condotto dalla pediatra Silene Casari di Welcomed, il centro per la cura delle famiglie con cui la Scuola ha una convenzione e, vista la centralità del tema, ha visto un’alta partecipazione di mamme.

Giocattoli e alimenti cui fare attenzione

«Nella prima parte la dottoressa ha fornito una serie di informazioni teoriche» racconta Nadia Bellani, la coordinatrice del nido. «Ha spiegato quali giocattoli sono assolutamente da evitare, per esempio palline, micro costruzioni, palloncini gonfiabili, e indicato gli alimenti cui prestare attenzione fino a un anno e mezzo di età: gli gnocchi o le orecchiette, che si possono attaccare al palato, ma anche l’acino d’uva, la rondella di carota o di wurstel, la ciliegina di mozzarella. Non sono alimenti vietati, ma occorre tagliarli nel modo giusto prima di proporli al bambino».

La simulazione sui manichini

Si è parlato poi di disostruzione parziale e totale: nel primo caso il bambino riesce a espellere l’ostruzione, nel secondo non ci riesce e quindi occorre intervenire con manovre apposite, che differiscono a seconda dell’età. La dottoressa Casari ha simulato le manovre di disostruzione du sue manichini: uno di un bebè e l’altro di un bambino sopra i tre anni, spiegando quali sono le differenze di esecuzione. Tutte le mamme, a turno, si sono poi esercitate a eseguire le manovre sui manichini.

Gestire il panico

«Un altro aspetto affrontato è stato quello emotivo» dice Nadia Bellani. «Quando un genitore vede che il proprio bambino va in soffocamento è preso dal panico. La dottoressa ha spiegato che con un’ostruzione parziale un bambino può resistere senza danni fino a sei minuti, ma che nel 98% dei casi, applicando correttamente le manovre illustrate, il problema si risolve molto rapidamente».

La soddisfazione delle partecipanti

«Le mamme che hanno partecipato hanno molto apprezzato il corso, trovandolo utilissimo: avrebbero voluto farlo frequentare anche a nonne e tate, proprio perché la problematica è molto comune» prosegue Bellani. «Il corso sarà proposto anche ai genitori del nido, e se avremo un numero di sufficiente di interessati potremo farlo partire».

Pianeta Mamme ha creato una rete sociale

Oltre all’aspetto formativo, il programma Pianeta Mamme sta funzionando anche sul piano della socialità: «Uno degli obiettivi è stato fin dall’inizio quello di creare una rete sociale, affinché le neo-mamme si supportassero a vicenda. Èd è proprio quello che sta succedendo: si sono sviluppate amicizie, attività comuni fuori dal programma, passaggi di sdraiette, carrozzine e vestiti dai bambini più grandi a quelli più piccoli. A pochi mesi dall’inizio, si è già formato un bellissimo gruppo» conclude Bellani.

Claralinda Miano

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Alberto Jona Falco

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