Salvare una vita è una cosa da ragazzi: è il nome del progetto di primo soccorso organizzato dall’associazione Amici di Magen David Adom Italia per gli studenti della secondaria di primo grado. E infatti, dice Silvia Voghera, coordinatrice nazionale dell’associazione, «Quello che ci sta a cuore è trasmettere ai ragazzi che non si è mai troppo giovani per salvare una vita. Anche quando si è molto giovani si può intervenire in caso di emergenza medica. Uno dei nostri obiettivi è quello di sensibilizzare le persone delle comunità ebraiche, e quindi anche i nostri studenti, alla cultura del primo soccorso». Magen David Adom Italia pertanto organizza regolarmente anche corsi BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) per l’utilizzo del defibrillatore e corsi di manovre salvavita pediatriche rivolte a genitori ed educatori.
Teoria e pratica con simulazioni
Già negli anni scorsi sono stati promossi corsi di primo soccorso per gli studenti dei diversi ordini scolastici, in collaborazione sia con Magen David Adom Israele sia con altri enti di soccorso come la Croce Rossa Italiana, che conduce quest’anno le lezioni per la secondaria di primo grado. Il corso, avviato a metà febbraio e realizzato grazie ai fondi 8xmille del 2023 dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e alla collaborazione dell’Associazione Medica Ebraica di Milano, si compone di tre incontri della durata di circa due ore per ogni gruppo di classi (un gruppo con le prime, un gruppo con le seconde e due gruppi con le terze), con una parte teorica ed esercizi pratici di simulazione.
I temi affrontati nel corso
Il primo incontro affronta temi quali le norme di comportamento nelle diverse emergenze, l’ordine di precedenza nel soccorrere, come riconoscere se l’infortunato è in vita, cos’è la perdita di coscienza, e dà le basi di anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio. La seconda lezione tratta le cause di asfissia e il relativo primo soccorso, fornisce cenni di anatomia e fisiologia dell’apparato circolatorio, insegna a trattare piccole emorragie da naso e orecchio, mostra l’uso del laccio emostatico e i punti di compressione a distanza, con esercizi su manovre di disostruzione e posizione antishock. Il terzo incontro verte sull’apparato cutaneo, sul primo trattamento di ferite, ustioni, congelamenti e morsi di animali. I ragazzi imparano inoltre le azioni di primo soccorso per fratture, lussazioni, contusioni, colpi di sole o di calore e intossicazioni.
L’auspicio dell’inserimento nel calendario scolastico
«Con questi incontri vogliamo fare acquisire ai ragazzi nozioni che permettano loro di intervenire correttamente in un’emergenza medica fino all’arrivo dei soccorsi» spiega Silvia Voghera. «I primi minuti sono fondamentali, anche solo per dare sollievo o conforto psicologico, tranquillizzando l’infortunato». Da quest’anno il corso si svolge in orario scolastico: «Per noi ciò è molto importante, perché in orario extrascolastico, come è stato negli anni scorsi, la partecipazione è naturalmente inferiore», sottolinea Voghera. «Idealmente ci piacerebbe che il primo soccorso venisse acquisito dal calendario scolastico, magari nelle ore di educazione civica, perché è parte fondamentale della formazione di qualunque giovane».
Magen David Adom Italia: www.amdaitalia.org