È cominciata la mattina presto, per gli studenti delle medie e delle superiori, la festa di Yom HaAtzmaut, che celebra il 75° anno dalla fondazione dello Stato di Israele: riuniti in Aula Magna, hanno assistito all’accensione di 12 torce che simboleggiavano altrettante tematiche legate a Israele e alla finale di un grande quiz sulla storia dello Stato. In giardino poi la cerimonia vera e propria, con tutti gli studenti presenti, gli interventi delle autorità, gli inni e l’alzabandiera.
Gli studenti parte attiva della festa
La prima parte della mattinata è stata ideata e organizzata da Yehuda York, moré di ebraico alle medie inviato dal Ministero dell’Istruzione israeliano, e da Michal Kremer, morà di ebraico ai licei inviata dall’Organizzazione Sionistica Mondiale.
«Quest’anno abbiamo voluto celebrare il giorno dell’Indipendenza coinvolgendo in maniera diversa e più attiva i ragazzi», spiega Yehuda York. «Abbiamo quindi individuato alcuni membri della Comunità che potessero rappresentare temi e valori di Israele e li abbiamo chiamati sul palco ad accendere ognuno una torcia». Il Preside Marco Camerini, per esempio, per l’educazione ebraica; il responsabile della sicurezza Doron Goshen per il tema sicurezza; lo studente Yehuda Cohenca, il cui fratello serve ora in zavà, per i soldati israeliani, l’insegnante Paolo Sciunnak, che l’anno prossimo farà l’alià, in nome degli olim; le studentesse Maya Guetta dell’Hasomer Hatzair e Miriam Lieber del Bené Akiva per i movimenti giovanili, e così via: 12 tematiche per 12 torce, tante quante sono le tribù di israele. Fra le accensioni, piccole clip video in cui si intervistavano i ragazzi della Scuola su cosa piaceva loro di più di Israele.
Conoscere Israele significa creare un legame con il paese
Dopo l’accensione delle torce si è svolta sul palco la finale del “quiz” su Israele. L’attività è stata preparata con mesi di anticipo, informando e raccogliendo le adesioni dei ragazzi: sarebbe stato un quiz in tre fasi, l’ultima delle quali, la finale appunto, da svolgersi sul palco durante Yom HaAtzmaut. Yehuda York e Michal Kremer hanno quindi preparato per i ragazzi un primo fascicolo da studiare con 26 argomenti che riguardavano la storia di Israele: i ragazzi che hanno “passato l’esame” sono stati ammessi alla seconda fase, basata su un secondo fascicolo che riguardava altri 26 argomenti legati a Israele. Da questa seconda fase sono risultati cinque finalisti, tre dei quali si sono confrontati sul palco con le domande finali: alcune poste in modo individuale, ad altre rispondeva chi per primo schiacchiava il pulsante di prenotazione, altre ancora erano eventi d’Israele da mettere in ordine cronologico. Vincitrice del primo premio (gift card da 300 dollari) è stata Aliza Shore, di seconda media; secondo posto (gift card da 150 dollari) a suo fratello Jacob Shore, di terza liceo; terzo posto (gift card da 50 dollari) a Noam Akler, di prima media. Generoso sponsor dell’iniziativa Mizrachi World Movement, organizzazione sionistica religiosa che per questo progetto ha donato 500 dollari.
La cerimonia fra canti, balli e autorità
Infine, la cerimonia vera e propria, con i canti dei bambini della primaria, i saluti del presidente della Comunità Walker Meghnagi e del vicepresidente Ilan Boni, il discorso di Rav Arbib, il preside Camerini che ha suonato lo shofar, gli inni italiano e israeliano, l’alzabandiera con le tre bandiere – italiana, europea e israeliana – che svettavano nel blu del cielo, fra musica, balli e rinfresco.