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Yom Hashoah: in Aula Magna la cerimonia per le superiori, alle medie l’approfondimento sui Giusti

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È stata una cerimonia sobria e raccolta quella organizzata dalle quarte superiori, con il coordinamento di Rav Joseph Sasson, in occasione di Yom Hashoah. È tradizione che siano le quarte a progettarla e condurla dopo l’esperienza del viaggio in Polonia e la visita ad Auschwitz.

Come i giovani hanno affrontato la Shoah

Il tema scelto dai ragazzi, che vi si sono dedicati con impegno, erano i giovani durante il periodo della Shoah: la loro vita nei ghetti, le attività di cura dei più piccoli, le iniziative per farli studiare e anche giocare, per distrarli dalla morte che avevano intorno e cercare di sostenerli psicologicamente.

L’accensione delle candele

In Aula Magna, di fronte a una platea composta da tutte le classi delle superiori, la cerimonia è cominciata con l’accensione delle sei candele, una per ogni milione di ebrei vittima del genocidio. I presentatori, parlando in ebraico e in italiano, hanno chiamato ad accenderle cinque compagni più grandi o più piccoli e l’assessore alle Scuole Dalia Gubbay.

Le dediche alle vittime

In un silenzio rispettoso e concentrato, le candele sono state accese e dedicate alle vittime: rispettivamente ai bambini, alle famiglie, agli anziani, alle donne, ai combattenti ebrei e a tutti coloro che, pur non essendo stati direttamente coinvolti, sono stati testimoni o hanno subìto le conseguenze della Shoah.

Letture in ebraico e italiano

La cerimonia è proseguita con la recitazione sul palco, da parte di uno studente, della preghiera Yizkor in memoria delle vittime e dalle letture in ebraico e italiano, accompagnate da immagini, di otto ragazzi delle quarte che si sono succeduti al podio raccontando la realtà sociale dei giovani ebrei nei ghetti.

Le preghiere e il minuto di silenzio

La commemorazione è terminata con la poesia El maleh rachamim di Yehuda Amichai, letta dal preside Marco Camerini, e dal Kaddish recitato da Rav Arbib. Poi un minuto di silenzio e l’Hatikva.

Il lavoro sui Giusti fra le Nazioni

Le medie hanno commemorato Yom Hashoah con un lavoro sui Giusti fra le Nazioni, i non ebrei che durante la Shoah hanno rischiato la propria vita per salvare ebrei dal genocidio nazista, dimostrando un altruismo straordinario e un forte senso di giustizia.

I più grandi hanno spiegato ai più piccoli

La giornata è stata coordinata dalla docente Rossella De Pas: dopo la Tefillà al tempio e l’accensione delle candele, gli studenti sono ritornati nelle classi dividendosi in due gruppi. I ragazzi delle terze, che avevano preparato la giornata, hanno raccontato ai compagni più piccoli chi sono i Giusti, spiegando loro, con letture e video, perché li ricordiamo.

Le opere di Jean Blanchaert


La seconda parte della giornata è stata dedicata alle opere dell’artista e gallerista Jean Blanchaert raffiguranti alcuni dei Giusti. Le opere, già oggetto di una mostra al Memoriale della Shoah, sono ora esposte nella Residenza Anziani.

La visita alla mostra nella Residenza Anziani

Gli studenti delle terze hanno presentato ai compagni l’artista e le opere, e le classi si sono poi recate in RSA per vedere dal vivo i quadri. Lì i più grandi hanno raccontato ai più piccoli chi sono i personaggi raffigurati, cosa hanno fatto e quanti ebrei hanno salvato, soffermandosi sul contesto storico e sulle specificità della Shoah nei paesi in cui hanno operato. Un bellissimo lavoro, che gli studenti delle terze hanno preparato con impegno e trasmesso con competenza ai compagni. Complimenti!

Claralinda Miano

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Alberto Jona Falco

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