
Due giornate di scoperta e condivisione hanno segnato la fine dell’anno educativo al nido, con la prima gita ufficiale e una festa all’insegna della creatività e del legame con le famiglie.
La prima gita fuori porta: destinazione MUBA
Per la prima volta, i bambini del nido che stanno per compiere tre anni – e che da settembre inizieranno il percorso alla scuola dell’infanzia – hanno vissuto un’esperienza unica: una gita al MUBA, il Museo dei Bambini di Milano. Un’uscita speciale, pensata per celebrare il passaggio di crescita, ma anche per creare un momento prezioso da vivere insieme alle famiglie. «Abbiamo voluto dare un valore aggiunto ai bambini più grandi» racconta Nadia Bellani, coordinatrice del nido. «La festa di fine anno è aperta a tutti, ma a loro volevamo regalare qualcosa di diverso, un’esperienza solo per loro. Così abbiamo pensato a una gita insieme ai genitori».
Attività nel segno del riciclo creativo
Alla gita hanno partecipato venti bambini, ciascuno accompagnato da mamma o papà, in un ambiente progettato per stimolare la curiosità e la creatività attraverso il gioco libero e l’utilizzo di materiali destrutturati di riuso. «Il MUBA si sposa perfettamente con il nostro approccio educativo» continua Bellani. «I materiali che i bambini hanno trovato erano in parte gli stessi che hanno conosciuto durante l’anno, grazie alla nostra collaborazione con l’associazione Scarti».




Il gioco destrutturato: creatività senza confini
Cuore della visita è stata l’attività laboratoriale, articolata in diversi spazi, ciascuno dedicato a un tipo di materiale destrutturato: stoffe, perline, tubi, cartone, legni, plastica riciclata. Nulla era preconfezionato o aveva una funzione prestabilita: i bambini erano liberi di esplorare, combinare, assemblare, manipolare. «Non c’è un modo giusto o sbagliato di giocare, ci hanno detto durante la presentazione iniziale» spiega la coordinatrice. «L’importante è che il bambino sia libero di costruire, immaginare, trasformare i materiali secondo la propria fantasia. È questo lo spirito del gioco destrutturato».
Condividere il tempo con i propri bambini
Ogni postazione era presidiata da un educatore del museo che accompagnava i piccoli senza guidarli troppo, nel rispetto dei loro tempi e della loro immaginazione. Il contesto ha permesso anche ai genitori di lasciarsi coinvolgere. «La parte più emozionante è stata vedere l’adulto che giocava con il bambino. Alcuni papà ci hanno detto che è stata una delle poche occasioni in cui hanno potuto fermarsi davvero a condividere del tempo con i propri figli, senza distrazioni e senza fretta». Dopo la visita al MUBA i genitori hanno riportato i bambini al nido e la giornata è proseguita normalmente, garantendo il servizio educativo.




La festa di fine anno e il saluto ai più grandi
Il giorno successivo, l’energia e l’entusiasmo della gita si sono riversati nella festa di fine anno, organizzata nel giardino della Scuola e aperta a tutti i bambini del nido. Anche in questa occasione erano presenti tutti i genitori, che sono stati molto partecipi. Tante le attività: le educatrici si sono trasformate in gelataie e l’associazione Scarti ha proposto una serie di laboratori creativi con materiali di riciclo e riuso. La giornata si è conclusa con la cerimonia di saluto ai bambini più grandi che l’anno prossimo andranno alla scuola dell’infanzia.