
Un grande risultato per la Scuola: quattro studenti delle classi quarte hanno conquistato il secondo posto al concorso internazionale YEP (Young Entrepreneurship Program) promosso da ORT, che ha visto la partecipazione di scuole ebraiche provenienti da diversi paesi del mondo.
Cos’è YEP
Il programma YEP è uno dei principali progetti educativi internazionali di ORT e coinvolge studenti tra i 14 e i 16 anni. L’obiettivo è sviluppare lo spirito imprenditoriale, la creatività e le competenze del XXI secolo attraverso un percorso che porta i ragazzi a ideare un progetto imprenditoriale, realizzarne un prototipo e condurne un pitch finale in inglese davanti a una giuria internazionale.
La cerimonia di premiazione
Le classi hanno lavorato per il concorso lo scorso anno scolastico e ORT ha da poco annunciato i vincitori: il 17 settembre si è dunque svolta a Scuola la cerimonia di premiazione, introdotta dalla professoressa Vanessa Kamkhagi, rappresentante di ORT. «I nostri ragazzi sono arrivati secondi in un concorso internazionale che ha visto la partecipazione di dieci scuole nel mondo. Hanno lavorato per mesi, con un impegno che ha coinvolto entrambe le classi, scientifico e tecnico. Oggi premiamo il gruppo che è arrivato in finale, ma il risultato che celebriamo è frutto di un vero lavoro di squadra degli studenti, a cui hanno contribuito i docenti-tutor: la professoressa Hakim di inglese, il professor Sionne che insegna economia aziendale e la professoressa Maknouz che l’anno scorso insegnava informatica».

Il progetto presentato
I quattro studenti vincitori sono Micol Shore, Leone Mutti, Emanuelle Nahum e Joelle Mouhadab. Sul palco, con il supporto di slide, hanno presentato in inglese il loro progetto Doctor Now, un’app di telemedicina personalizzata che usa l’intelligenza artificiale. Ne hanno illustrato le caratteristiche, ciò che la differenzia dalle app competitor, i costi iniziali per il lancio, il target di utenti e le iniziative di marketing per intercettarli, supportando la presentazione con dati statistici sull’uso crescente della telemedicina dopo il Covid. I ragazzi hanno anche illustrato le possibili evoluzioni future dell’app, sia sul piano tecnologico sia su quello della diffusione internazionale. Per mettere a punto il progetto hanno utilizzato diverse competenze: linguistiche e digitali innanzi tutto, ma anche la capacità di ricercare dati statistici e informazioni legislative, di strutturare un servizio utile agli utenti e di monitorare i mercati. «Ciò che hanno presentato oggi è solo un pezzettino del grande lavoro che hanno fatto durante l’anno» spiega Vanessa Kamkhagi.


La strada per la finale
«Ogni scuola ha iniziato con esercitazioni sulle competenze imprenditoriali, analisi SWOT e presentazioni in inglese. Poi gli studenti hanno fatto brainstorming di idee, inviato report e superato selezioni interne. ORT, con una giuria composta da professionisti, ha scelto i progetti con maggior potenziale e ha seguito i ragazzi con suggerimenti per migliorare» dice Kamkhagi. Il gruppo arrivato in finale ha lavorato sia sul pitch sia su un report di fattibilità, con aspetti economici, informatici e scientifici, ma il punteggio finale è stato il frutto di un lavoro condiviso, a cui hanno contribuito entrambe le classi».
Un’opportunità di confronto
Prima della consegna dei premi al gruppo vincitore e dei certificati di partecipazione a tutti gli studenti, il preside Marco Camerini ha sottolineato l’importanza di questa opportunità: «Il confronto con un contesto internazionale vi permette di capire che livello avete raggiunto» ha detto ai ragazzi. «Avere raggiunto questo ottimo risultato è la conferma che state lavorando bene».