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Le quarte superiori partono per la Polonia in un viaggio della memoria educativo e identitario

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Accompagnati dal preside Marco Camerini, dalla docente di italiano Alessandra Minetola e dall’insegnante di ebraismo Rav Yakov Simantov, 25 ragazzi delle quarte superiori e 3 ragazzi della Comunità esterni alla Scuola sono partiti ieri per la Polonia, in un viaggio della memoria che li condurrà nel luogo-simbolo della Shoah e nel cuore della Polonia ebraica di un tempo.

Le aspettative prima della partenza

Parte del piano triennale dell’offerta formativa della Scuola e sostenuto economicamente dalla Fondazione Scuola, il viaggio è un’esperienza educativa, emotiva e identitaria fondamentale nella formazione dei nostri ragazzi, che la affrontano con serietà e consapevolezza: «So che sarà un viaggio profondo e difficile» ha detto Ghila Schreiber, una delle studentesse, prima di salire sul pullman per l’aeroporto. «Non è una gita come le altre, non partiamo per divertirci ma per approfondire l’esperienza dei campi e tentare di capire l’incomprensibile. Voglio partire senza aspettative, ma so che sarà un viaggio che ci farà crescere e riflettere sulle nostre vite». Joe Chalon, studente esterno alla Scuola, è sulla stessa linea di pensiero: «È un viaggio che richiede di calarsi in uno stato d’animo profondo e riflessivo», commenta. «Sono pronto ad affrontare queste tematiche, che so saranno non facili, e sono contento di condividere l’esperienza con gli amici della Scuola».

La preparazione alle tematiche della Shoah

«I ragazzi sono stati preparati ad affrontare il viaggio sia dal punto di vista storico che ebraico, ma anche della responsabilità di ognuno e di ciò che questa esperienza significa per loro» commenta la professoressa Minetola che li accompagna. «Ogni sera ci saranno momenti comuni per consentire a ognuno di esprimere i propri stati d’animo e condividere con gli altri la propria esperienza, le domande, le riflessioni».

I luoghi del viaggio

Dopo l’arrivo a Cracovia, la serata di lunedì 20 marzo è dedicata alla preparazione dei ragazzi alla visita al campo di Auschwitz-Birkenau, che si svolge il giorno successivo: un’esperienza forte e di grande impatto emotivo che si concluderà con un’attività serale di riflessione comune.
Il mercoledì comincia con la Tefillà all’antica Sinagoga del “Remà”, che verrà aperta appositamente per il gruppo, per proseguire con la visita al quartiere ebraico di Cracovia, all’antico Cimitero e al ghetto, concludendosi con un percorso nel centro storico della città condotto da guide locali.
L’ultimo giorno del viaggio i ragazzi partiranno in pullman per Varsavia, dove visiteranno il museo Polin, dedicato alla storia degli ebrei polacchi e ubicato nella zona dove sorgeva il ghetto nel periodo dell’occupazione tedesca, prima di prendere la via dell’aeroporto per il rientro a casa.

Claralinda Miano

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Alberto Jona Falco

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