בתי הספר של הקהילה היהודית במילאנו בת
בתי הספר של הקהילה היהודית במילאנו בתי הספר של הקהילה היהודית במילאנו
בתי הספר של הקהילה היהודית במילאנו
Cerca
Close this search box.

La fatica di essere genitori: al nido incontri di confronto e condivisione

● ● ●

Un momento di confronto, di scambio di idee e di consigli per sostenere i genitori nella “fatica” di gestire un bambino piccolo: questa l’idea alla base dell’incontro che le educatrici del nido hanno organizzato la scorsa settimana e che, considerato il momento difficile, ha avuto un’elevata partecipazione.

Incontri di ascolto delle difficoltà di ogni giorno

«Insieme a Isabella Ippoliti, la psicologa della scuola che ci segue per la formazione e ci supporta nel percorso didattico, abbiamo pensato di inserire nella programmazione di quest’anno anche momenti dedicati ai genitori dei nostri bambini» spiega Nadia Bellani, la coordinatrice del nido. «L’idea è appunto quella di offrire loro occasioni di ascolto, di condivisione delle normali ansie e paure, di suggerimenti su come gestirle e su come comportarsi con i bambini nelle situazioni di tutti i giorni. Il primo incontro, durato due ore, ha visto la partecipazione di 23 famiglie, più della metà dei bambini attualmente iscritti». Segno, dice Bellani, che il bisogno di confronto e condivisione è molto sentito dai genitori.

Fare emergere le emozioni sui macro temi della genitorialità

«Il progetto si articolerà in più incontri, ognuno dedicato a un macro tema: nel primo abbiamo parlato di “regole e limiti”, poi affronteremo altri temi della vita quotidiana come il cibo, il sonno e così via: pur non trattandosi di un gruppo di terapia, l’obiettivo è fare emergere le difficoltà e le emozioni dei genitori, consentendo loro di condividere con noi educatrici e con gli altri genitori il proprio vissuto».

Regole e limiti: le situazioni da affrontare

Gli argomenti emersi durante il primo incontro sono stati tanti ed eterogenei: dal bambino che piange quando viene messo a letto a quello che non vuole uscire dal bagnetto, dal bambino che non mangia se non ha il cellulare davanti a quello che non ascolta il genitore causandone reazioni aggressive. «Ciò che abbiamo spiegato ai genitori è che i bambini hanno il diritto di protestare e piangere, perché, semplicemente cercano di restare nelle situazioni che per loro sono piacevoli» spiega Bellani. «Bisogna quindi comprendere e accogliere le loro proteste, ma anche stabilire regole e limiti e farli rispettare».

Educare senza prevaricare e senza farsi prevaricare

Non esiste una regola o una ricetta valida per tutti, ogni famiglia stabilisce le proprie regole, ma è importante che gli adulti le facciano rispettare, nonostante la fatica che ciò comporta. «Non si tratta di imporre una miriade di regole» afferma Nadia Bellani. «Ne bastano poche, quelle ritenute più importanti e condivise da entrambi i genitori, che devono lavorare su se stessi per farle rispettare fino a che il bambino non le introietta. Abbiamo fatto ragionare i genitori su cosa provano quando il bambino trasgredisce le regole (rabbia, frustrazione, delusione etc) legittimando queste emozioni – non sono una cattiva madre/padre se in quel momento urlo o mi arrabbio – ma legittimando anche il comportamento del bambino, che a due anni ha il diritto di voler trasgredire la regola. Occorre trovare un punto di incontro, perché educare non significa imporsi con la forza, ma nemmeno lasciare che i bambini diventino onnipotenti. Educare significa sapere che l’adulto deve essere in una posizione diversa rispetto al bambino, pur accogliendone i bisogni e i desideri in una relazione positiva per entrambi. L’adulto deve quindi mettere in atto strategie per ottenere il rispetto delle regole senza prevaricare ma anche senza farsi prevaricare dal bambino».

Già in calendario l’incontro di “restituzione”

Le due ore del primo incontro sono volate, racconta Bellani, tanto che il prossimo 2 novembre è stato organizzato un incontro di “restituzione” di quanto portato dai genitori. Intanto, il feedback immediato è stato molto positivo: «Alcuni genitori ci hanno scritto successivamente dicendo di sentirsi meno soli, altri ci hanno ringraziato per le attenzioni loro rivolte… Continueremo quindi il percorso con altri incontri che programmeremo nel corso dell’anno» conclude Bellani.

Claralinda Miano

concept & web design
claralinda.me

Alberto Jona Falco

fotografia
who is
Tutte le foto pubblicate sono soggete a copyright e registrate. Tutti i soggetti ritratti, od i loro tutori, hanno rilasciato regolare liberatoria depositata presso CEM.