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Incontro a metà strada con gli amici di penna: le quinte milanesi e romane si ritrovano a Firenze

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Una gita per incontrare gli amici di penna è oggi un’attività decisamente inusuale. E proprio per questo, per le due classi quinte della primaria di Milano, il viaggio a Firenze dello scorso 20 novembre ha avuto il sapore di qualcosa di particolare. A raccontarlo sono le morot di Milano, che hanno promosso un progetto nato lo scorso anno scolastico e culminato ora in un incontro tanto atteso.

Un anno di lettere, francobolli e attese

Durante la quarta, ogni bambino aveva instaurato una corrispondenza personale con un coetaneo della Scuola Ebraica di Roma: lettere vere, spedite per posta, complete di busta, francobollo e tutto il rituale ormai quasi scomparso della carta. La proposta, condivisa tra le morot di Milano e Roma, aveva un duplice obiettivo: favorire un legame fra comunità lontane e, allo stesso tempo, restituire ai bambini l’esperienza della scrittura lenta, riflessiva, non modificabile con un clic. «Una lettera è molto diversa da una mail», spiegano le insegnanti, «perché richiede il tempo per pensare a cosa scrivere e poi c’è l’attesa, quella vera, della risposta. Un ritmo che oggi non esiste più e che volevamo fare sperimentare ai bambini».

Il viaggio a Firenze grazie al mercatino di Hannukkà

Terminate le lettere, quest’anno è arrivata l’occasione per incontrarsi di persona. Un incontro possibile grazie ai proventi del mercatino di Hannukkà organizzato dalle classi quarte l’anno precedente, che hanno permesso di coprire i costi della gita. Firenze, equidistante da Milano e Roma, è stata scelta come punto d’incontro. Le due quinte sono partite in treno e, una volta arrivate, hanno raggiunto la Comunità Ebraica di Firenze, dove era stata organizzata una mezza giornata di attività condivise.

Sinagoga, pranzo insieme e giochi nel cortile

Il programma ha preso il via con una visita guidata alla sinagoga della città, svolta tutti insieme: milanesi e romani. A seguire, il pranzo nei locali della Comunità, organizzato in modo che ogni bambino sedesse accanto al proprio amico di penna. È stato il momento in cui le parole scritte nei mesi precedenti hanno trovato un volto e una voce. Il pomeriggio è proseguito nel cortile, tra giochi e una partita di calcio Milano-Roma che ha visto schierati bambini e bambine, mentre i compagni facevano il tifo.


Una giornata riuscita

Le morot raccontano di bambini coinvolti e felici di essersi conosciuti. Verso sera, il rientro a Milano ha chiuso una giornata intensa. E adesso? Continueranno a scriversi? «Lo lasciamo a loro: chi vorrà, continuerà. La giornata è stata davvero piacevole, i bambini sono stati eccezionali».

Claralinda Miano

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Alberto Jona Falco

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