
Le luci delle candele, i colori che prendono forma sui sevivonim, canti, balli, sufganiot e, tutt’intorno, il vociare di bambini e adulti: la festa di Hannukkà al nido è stata una mattinata speciale. Venerdì 12 dicembre il nido ha infatti aperto le porte alle famiglie per celebrare insieme una delle feste più attese dell’anno. La partecipazione è stata ampia: tutti i genitori presenti, in una comunità che oggi conta circa 40 bambini iscritti, hanno scelto di condividere tempo, spazi e attività con i più piccoli, trasformando la Scuola in un luogo ancora più vivo e accogliente.
Quattro laboratori per vivere la festa
Il cuore della mattinata è stato un percorso articolato in quattro laboratori, pensati per coinvolgere bambini e genitori in modo attivo e dare loro l’opportunità di giocare, osservare, e sperimentare insieme. Nel primo laboratorio, grandi e piccoli si sono cimentati nella decorazione dei sevivonim realizzati in precedenza con scatoloni di cartone. Pennelli e colori a tempera hanno dato spazio alla creatività, trasformando ogni sevivon in un oggetto unico.




La luce come esperienza
Molto suggestivo è stato il laboratorio allestito in una stanza del nido completamente oscurata. Qui, alcune light box illuminate accoglievano i simboli di Hannukkà: bambini e genitori, insieme, hanno potuto osservare le forme e i giochi di luce, soffermandosi sui dettagli e vivendo un’esperienza sensoriale diversa dal solito.
Creare per portare a casa
Un altro spazio è stato dedicato alla realizzazione delle candele. Ogni famiglia ha portato un vasetto di vetro che, decorato con carta velina incollata dai bambini, si è trasformato in una piccola lanterna. Inserita la candela, l’oggetto è diventato un ricordo concreto della mattinata, da portare a casa e utilizzare durante la festa.
Musica e sufganiot a volontà
A completare il percorso, il laboratorio di canti e balli, guidato dalle morot di inglese e di ebraismo. Un momento dinamico e gioioso, in cui la musica ha coinvolto tutti in modo spontaneo. La mattinata si è conclusa con il pranzo a base di pizza, focaccia e sufganiot che ha prolungato il tempo dello stare insieme. È stato, per tutti, un momento riuscito e partecipato.