L’Aula Magna si riempie di voci leggere, di piccoli passi sul palco e di sguardi attenti rivolti alle luci della hannukkià. È così che il 19 dicembre la scuola dell’infanzia ha celebrato Hannukkà, riunendo bambini di 3, 4 e 5 anni in un momento di festa al quale hanno partecipato genitori e famiglie.
I bambini entusiasti sul palco
La mattinata si è aperta con l’accensione della hannukkià, momento centrale della celebrazione, che ha visto tutti i bambini insieme sul palco. Le berachot e i canti tradizionali hanno accompagnato l’accensione in un clima capace di coinvolgere grandi e piccoli in un’esperienza di raccoglimento e condivisione. Dopo questo primo momento, i bambini sono stati divisi per fasce d’età e hanno dato vita a una serie di esibizioni scandite da balli e canti. Ogni gruppo ha portato il proprio contributo con entusiasmo, trasformando il palco in uno spazio di grande partecipazione. Tutte le età hanno cantato anche in inglese ed ebraico alcune canzoni della festa; canzoni moderne che sono già tradizione nella nostra Scuola.
Particolarmente significativo l’intervento dei bambini di 5 anni, che hanno presentato un racconto dedicato al significato e all’origine di Hannukkà. Attraverso parole semplici e piccoli gesti, hanno restituito il senso della festa, mostrando attenzione e comprensione del tema affrontato.
Tutto inizia alla scuola dell’infanzia
All’inizio della mattinata, la coordinatrice dell’infanzia Diana Segre si è rivolta alle famiglie in platea sottolineando il valore fondativo di questa fase educativa. «Tutto inizia alla scuola dell’infanzia: tutti gli ottimi risultati, a livello istituzionale, degli ordini successivi hanno origine qui», ha ricordato, spiegando come sia proprio in questi anni che si pongono le basi del modo in cui i bambini imparano a stare insieme, a sostenersi reciprocamente, a coltivare curiosità e piacere per l’apprendimento. «Senza il benessere esperito qui all’infanzia non nascerebbe l’amore per la scuola che li accompagnerà per sempre. Senza il vivere insieme accompagnati nella loro crescita non ci sarebbe lo sviluppo che vedremo successivamente: qui ci sono le radici che fanno della nostra Scuola un’eccellenza».
La festa si è conclusa con un rinfresco a base di sufganiot, ultimo momento di incontro tra bambini, insegnanti e famiglie. Un finale che ha chiuso la celebrazione nel segno della socializzazione.
