בתי הספר של הקהילה היהודית במילאנו בת
בתי הספר של הקהילה היהודית במילאנו בתי הספר של הקהילה היהודית במילאנו
בתי הספר של הקהילה היהודית במילאנו
Cerca
Close this search box.

In regalo a studenti e docenti il libro “La nuova caccia all’ebreo” di Pierluigi Battista

● ● ●

Un’agile volumetto, pubblicato dal coraggioso editore Liberilibri, che spiega il nuovo antisemitismo globale attraverso il racconto di ciò che è accaduto dal 7 ottobre in poi: il nuovo libro di Pierluigi Battista, noto giornalista, scrittore e conduttore televisivo, è una raccolta riadattata degli articoli che l’autore ha pubblicato nell’ultimo anno su Il Foglio e Huffington Post Italia. Ne emerge un’analisi dettagliata, appassionata e sdegnata delle radici culturali dell’antisemitismo e del suo attuale sdoganamento da parte delle democrazie occidentali e non solo. Una lettura importante, che documenta come Israele sia giudicato dall’opinione pubblica internazionale diversamente da tutti gli altri paesi e come “l’anti-israelismo” sia divenuto antisemitismo dichiarato e legittimato.

L’iniziativa dell’assessore Dalia Gubbay

L’assessore alle Scuole Dalia Gubbay ha regalato personalmente questa settimana il libro di Battista a tutti gli studenti del triennio superiore e a tutti i docenti delle superiori. «Ho trovato il libro potente e toccante, anche nell’incipit personale, dove l’autore parla della sua condizione di sgomento, angoscia e smarrimento» dice Dalia Gubbay. «Battista è un caro amico, che ha sempre scritto in difesa degli ebrei e di Israele. Questo suo testo è molto lucido, scritto in maniera scorrevole e divulgativa con tante informazioni preziose, non ultimo il capitolo sui dieci tipi di antisemitismo. Mi ha colpito e ho pensato che sarebbe stato utile ai nostri ragazzi avere una specie di guida per aiutarli anche a dare risposte». L’idea del regalo è nata durante la presentazione del volume, alla cui organizzazione Dalia Gubbay ha partecipato. «Ho regalato il libro anche agli insegnanti, ritengo che anche per loro sia una lettura necessaria», spiega l’assessore. «Il libro sarà anche lo spunto per un lavoro scolastico, con gli insegnanti di storia o di lettere».

“Vorrei che lo leggessero anche gli studenti universitari”

«Quando ho saputo di questo regalo mi sono commosso» ci dice Pierluigi Battista. «Provo immensa gratitudine per Dalia che ha preso questa iniziativa, perché è molto importante. Spero davvero che il libro sia utile agli studenti della Scuola Ebraica. Sarebbe bello però se anche qualche professore di un liceo non ebraico lo chiedesse, ma chi avrebbe il coraggio di farlo? Sarebbe subito messo sotto accusa. Vorrei che anche gli studenti universitari leggessero “La nuova caccia all’ebreo”: ho provato a dialogare con loro, ma è impossibile sostenere qualunque argomento, dopo due parole cominciano i cori “intifada, intifada”. Ci sono un fanatismo e un pregiudizio impressionanti, che hanno radici lontane».

Un modello culturale è crollato

«Il 7 ottobre è stata una data spartiacque che ha generato la più grande ondata antisemita dalla fine della Shoah nell’indifferenza, nell’incomprensione e anche nell’omertà della cultura democratica» continua Battista. «Non stiamo parlando del solito antisemitismo dei nazistoidi con le svastiche e le teste rapate, quello è facile. Il linguaggio del nuovo antisemitismo è figlio del linguaggio antimperialista, anticolonialista, antisuprematista, antirazzista. Con questo libro ho voluto sottolineare che uno dei pilastri dell’etica pubblica, del modello culturale scaturito dalla seconda guerra mondiale che ripugnava la Shoah con il “mai più”, è ormai crollato. Il “mai più” è diventato una frase senza senso».

L’ipocrisia delle democrazie

«È come se il 7 ottobre avesse fatto saltare un tappo, liberando un sentimento diffuso che identifica il palestinese come il simbolo di ogni figura oppressa del mondo e l’ebreo come il nuovo carnefice oppressore» dice Battista. Mentre nei primi mesi c’è stata una qualche forma di distinguo fra Hamas e il popolo palestinese, oggi questa distinzione non c’è più, si è diventati pro Hamas con il fanatismo aggressivo proprio della politica di massa, dove gli slogan sostituiscono ogni ragionamento. Con il mio libro voglio dire che è finito un mondo, ed è finito per colpa dell’ipocrisia delle democrazie. È una battaglia culturale che dobbiamo combattere».

Claralinda Miano

concept & web design
claralinda.me

Alberto Jona Falco

fotografia
who is
Tutte le foto pubblicate sono soggete a copyright e registrate. Tutti i soggetti ritratti, od i loro tutori, hanno rilasciato regolare liberatoria depositata presso CEM.